S.Teresa del Bambino Gesù (Teresa di Lisieux)

 

La più grande santa dei tempi moderni

Patrona Universale delle Missioni

 Dottore della Chiesa

  

"Amare è dare tutto, è dare anche se stessi". Qui sta il segreto di questa giovane ardente e sapiente ragazza di 24 anni... Sono bastati 24 anni alla giovane Teresa Martin per diventare "la più grande santa dei tempi moderni" (Pio X), "Patrona universale delle Missioni" (Pio XI), "Dottore della Chiesa" (Giovanni Paolo II).

A dire il vero, non ebbe gran fortuna nella vita: malgrado una felice infanzia ad Alençon, dove nacque il 2 gennaio 1873 (ultima di nove bimbi dei quali quattro morti alla nascita), perde ben presto la madre ( tumore al seno) e rimane profondamente ferita.

Si impone un trasloco del papà con le cinque ragazze a Lisieux, nella bella villa dei Buissonnets. Le entrate successive delle sue due sorelle maggiori al Carmelo esasperano la sua 
angoscia. Infelice a scuola, nonostante la pronta e non comune intelligenza, cade gravemente malata. Un’insistente preghiera a Maria la salva il 13 maggio 1883: ha 10 anni. La "Vergine del sorriso" diventa sua Madre.
Teresa si decide anche lei a donare la sua vita a Gesù.

Ma dovrà ancora aspettare... Intanto fa la sua prima Comunione che è per lei una "fusione d’amore". La notte di Natale 1886 otterrà la grazia della sua trasformazione, della sua completa conversione. Riceve la forza di Cristo e la guarigione di una specie di nevrosi (timidezza eccessiva, ipersensibilità, fragilità emotiva, scrupoli, paure...) che la paralizza. Ormai rassicurata, si apre a grandi interessi ed intensi desideri. Prega ardentemente per la conversione di Pranzini, condannato alla ghigliottina, e l’ottiene. E’ il suo primo figlio...

Ma esplode in lei irresistibile il
 richiamo del Carmelo. Affronta tutti gli ostacoli per entrarvi, come lei vorrebbe, anche subito a quindici anni. Per superare tutte le resistenze ricorre personalmente perfino al Papa, in occasione d’un viaggio con il padre in Italia...

E finalmente entra al Carmelo.

Al Carmelo incontra "più spine che rose", ma ella tutto offre, compresa la terribile malattia mentale del papà tanto amato, per la salvezza delle anime e per i sacerdoti in particolare. Porta avanti una oscura vita quotidiana fatta di preghiera e lavoro. Legge San Giovanni della Croce, il Dottore dell’Amore.Teresa non si rassegna ad una certa mediocrità.Non riesce a rendersi ragione di come alcune sue consorelle abbiano "paura di Dio".

Si sente un po’ sola nella ricerca della santità, perché il suo padre spirituale è andato missionario in Canada.
Verso al fine del 1894, un giorno, proprio durante l’orazione, due versetti dell’Antico Testamento la illuminano. In San Paolo e nel Vangelo trova conferma. Anche lei, che si sente così piccola, fragile, debole e impotente, incapace di cose grandi, può aspirare alla santità: l’ascensore che le permetterà di salire così in alto saranno "le braccia di Gesù". Basta aver confidenza totale in Lui, abbandonarsi, restare piccola e divenirlo sempre più.

Scopre la "
piccola via". Questa ispirazione dello Spirito Santo trasforma la sua vita.

Il 9 giugno 1895 si offre all’Amore Misericordioso: "oceani di grazia arrivano ad inondare l’anima sua". E’ proprio in quell’anno che la priora le domanda di
 scrivere i suoi appunti, quasi un diario. Su di un piccolo quaderno di scuola, comincia a"Cantare le Misericordie del Signore" nella sua vita. Scrive pure dei poemi e delle scene teatrali per le ricreazioni nei giorni di festa particolare per la comunità.

Né la malattia - una grave forma di tubercolosi la sta divorando! - né una tremenda prova interiore contro la fede e la speranza (e qui arriva a comprendere e com-patire gli increduli del suo tempo!) riescono ad arrestare la sua audace fiducia in Gesù Salvatore. Nel corso del suo ultimo ritiro (settembre 1896), Teresa scopre la sua vocazione: "Nel cuore della Chiesa, mia Madre, io sarò l’amore!". Nella corrispondenza con i suoi due fratelli spirituali sacerdoti missionari, matura una mentalità ed una passione missionaria per tutta la Chiesa.